CONSIGLI VETERINARI
art.n.1
Filariosi e Leishmaniosi
le due minacce estive piu’ temute per la salute dei nostri cani.
Dal mese di aprile al mese di novembre oltre a proteggere i nostri cani da pulci e zecche, dobbiamo preoccuparci di prevenire l’attacco di altri due insetti che possono trasmettere loro due malattie importanti: la filariosi e la leishmaniosi.
La filariosi cardio-polmonare è una malattia causata da un parassita, trasmesso mediante la puntura della comune zanzara. Qquando una zanzara punge un cane malato di filariosi, le larve vengono aspirate dall’insetto e si sviluppano all’interno delle sue ghiandole salivari. Quando la zanzara punge un altro animale, lo infesta. Le larve una volta trasformate in parassiti adulti, lunghi una ventina di centimetri, vivono all’interno del cuore e delle arterie polmonari del cane. Il cuore subisce danni progressivi e tanto più gravi quanto più è tardiva la diagnosi, fino alla morte del cane.
La leishmaniosi canina è una malattia infettiva causata da protozoi del genere Leishmania, veicolati da un insetto chiamato “flebotomo” o “pappatacio”, molto piccolo (è lungo circa 2-3 mm). Una volta che il cane viene punto da un pappatacio infetto, sviluppa nel tempo la malattia. La leishmaniosi induce uno squilibrio immunologico che lascia il cane indifeso contro gli attacchi di qualsiasi agente patogeno. Anche questa malattia, purtroppo, ha spesso un esito infausto.
Tuttavia esiste una prevenzione. Molto valida per la filariosi: si possono infatti somministrare prodotti specifici che uccidono le larve prima che inizino la loro migrazione verso il cuore. La prevenzione deve essere garantita da aprile-maggio a novembre. LA PROFILASSI E’ MOLTO EFFICACE.
Per la leishmaniosi non esiste alcun prodotto capace di bloccare l’azione dei parassiti una volta che siano penetrati nell’organismo: quindi la prevenzione deve avvenire a monte, facendo in modo che il cane non venga punto dai flebotomi. Questi minuscoli insetti sono presenti ormai su tutto il territorio italiano, meno dalle nostre parti, con una incidenza maggiore in tutte le regioni costiere. SE PORTATE IL VOSTRO CANE IN VACANZA AL MARE, IN COLLINA, IN ZONE IN CUI E’ PRESENTE IL FLEBOTOMO RICORDATE DI METTERE IN VALIGIA TUTTI GLI STRUMENTI DI PREVENZIONE E AL RITORNO, RICORDATE DI SOTTOPORLO AL TEST DELLA LEISHMANIOSI. SE DOVESSE AVERLA CONTRATTA, PRIMA SI INTERVIENE MEGLIO SI CURA.
CHIEDETE COME PREVENIRE AL VOSTRO VETERINARIO CHE VI CONSIGLIERA’ IL MEGLIO. NON PRENDETE INIZIATIVE PERSONALI.
PREVENITE PREVENITE PREVENITE NON LASCIATE AMMALARE IL VOSTRO AMICO
PURTROPPO SONO ANCORA MOLTISSIMI I CANI CHE ARRIVANO IN CANILE POSITIVI SOPRATTUTTO AL TEST DELLA FILARIOSI
Dott.ssa Annalisa Fregnan
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art.n.2
PARASSITOSI ESTERNE DEL CANE
I parassiti esterni più comuni con i quali vengono facilmente in contatto i nostri amici sono pulci, zecche, acari, pidocchi. Penserete che sia il momento meno opportuno per affrontare questo argomento, visto che andiamo verso l’inverno!! In realtà è proprio necessario parlarne ora, in quanto regna la convinzione errata che durante l’inverno il fastidio/pericolo parassiti sia scongiurato perchè muiono. Il cambiamento climatico ha inciso sensibilemnte sul rialzo delle temperature anche nella nostra fascia territoriale (Pianura Padana). Non sempre l’inverno è rigido, gli sbalzi sotto lo zero non durano il tempo sufficiente per debellare larve e uova di parassiti e i parassiti stessi. Per di più, i cani vivono prevalentemente in casa quando d’inverno abbiamo i termosifoni accesi. Le pulci, gli acari e i pidocchi nelle nostre case prosperano che è un piacere. Molti ora si chiederanno:
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Fino a quando dobbiamo applicare gli antiparassitari? Tutto l’anno. Abbiamo la responsabilità di proteggerli al meglio! L’unica concessione d’inverno, è che si possono allungare i tempi fra una applicazione e l’altra: magari al posto di mettere l’antipulci ogni 30 giorni, possiamo applicarlo ogni 40-45 giorni.
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Che malattie possono tramettere questi parassiti? Le pulci possono dare luogo a Dermatite Allergica da Pulci (DAP con pruriti, papule, scaglie, alopecia, croste) difficile da trattare e risolvere. Possono essere veicolo per infestazione della Tenia del cane. Le zecche sono portatrici di Piroplasmosi, Ehrlichiosi, Malattia di Lyme. Malattie difficili da trattare e molto pericolose, a volte letali. Gli acari causano una serie di malattie del derma come la Rogna e infine i pidocchi masticatori, oltre a dare luogo a dermatiti, sono anch’essi veicolo per la Tenia del cane.
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Come si può evitare che i nostri animali contraggano queste malattie trasmesse dai parassiti? Attraverso la PREVENZIONE DA CONTATTO. Il mercato ci mette a disposizione una serie infinita di antiparassitari in varie formulazioni: spot-on, collari, prodotti per via orale, questi ultimi sono i più recenti e innovativi. Attenzione all’uso su animali debilitati, convalescenti, in gravidanza e allattamento, anziani o cuccioli al di sotto dei 2 mesi. Gli antiparassitari contenenti permetrina o derivati (vedi Frontline Triact, Advantix, Exspot, Scalibor) risultano essere altamente neurotossici per il gatto, con conseguenze SPESSO letali. ASTENERSI ASSOLUTAMENTE dall’usarlo sul gatto e fare attenzione che il cane non ne entri in contatto almento per due tre giorni. Si consiglia vivamente di farsi indicare dal proprio veterinario il trattamento antiparassitario più idoneo per il proprio animale.
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Esistono prodotti antiparassitari naturali efficaci? Sì, sono basati su oli essenziali di origine naturale quali: olio di Neem, estratto di Piretro, di Citronella, di Lavandula Hybrida. Essendo molecole naturali, possono essere usate tranquillamente sul pelo perchè non sono tossiche. L’olio di Neem, famoso fin dall’antichità per la sua proprietà di contrastare insetti e parassiti, batteri, virus e funghi. Risultano essere una scelta vincente anche per l’ambiente.
Dott.ssa Annalisa Fregnan
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art. n.3
TORSIONE GASTRICA NEL CANE
La Sindrome da torsione gastrica nel cane, detta GDV (Complesso Dilatazione /Torsione gastrica) è una grave patologia, di cui ancora non si conoscono esattamente le ragioni scatenanti. Si suppone tuttavia che alla base ci sia una concomitanza di cause predisponenti. Generalmente la GDV si presenta a carattere acuto.
In che cosa consiste?
Consiste nell’aumento di volume dello stomaco, associato alla sua rotazione su se stesso e ostruzione.
Quali sono le cause predisponenti?
1) E’ ormai chiaro che ne siano potenzialmente soggetti i cani per lo più di taglia grande medio grande, oltre i kg. 20, tra cui i mastini, i cani da pastore, i retriever, l’alano e in linea generale, i cani magri, con un torace stretto e lungo.
2) Gioca un ruolo fondamentale la predispozione del singolo individuo. Si sono verificati casi di GDV anche in cani di taglia medio/piccola.
3) Sono maggiormente predisposti i cani che mangiano una sola volta al giorno, che ingeriscono grosse quantità di cibo, soprattutto quello facilmente fermentabile (cereali e legumi) e che bevono molta acqua durante o subito dopo il pasto.
4) A rischio sono anche i cani che mangiano con eccessiva velocità e voracità, ingurgitando quindi anche molta aria oltre al mangime.
5) Infine i cani che fanno intensa attività fisica (salti, corse veloci e protratte, rotolamenti a terra) a ridosso dei pasti.
È letale?
È assolutamente indispensabile intervenire immediatamente alla comparsa dei sintomi. La mortalità dei pazienti in corso di GDV, se portati in adeguata struttura di pronto soccorso, è del 30-50 %. Tale percentuale sale al 100% nel caso in cui non venga prestato soccorso medico.
Come si riconoscono i sintomi di torsione gastrica nel cane e come si può intervenire?
Il paziente in corso di GDV mostra: addome disteso e dilatato, cioè gonfio, nervosismo, bava alla bocca, conati di vomito senza però espellere materiale gastrico, talvolta può mostrare dolore addominale più o meno intenso, può presentarsi deambulante o disteso a terra. Nel caso in cui il cane sia in preda a torsione gastrica è di vitale importanza che venga IMMEDIATAMENTE SOCCORSO portandolo dal medico veterinario. Prima o durante il trasporto è necessario chiamare in ambulatorio in modo che possa predisporre l’intervento d’urgenza, in quanto le complicazioni di tale evenienza sono molteplici e intercorrono rapidamente, in modo ingravescente, nell’arco di poche ore. Solo l’intervento chirurgico con il riposizionamento corretto dello stomaco e il suo ancoraggio alla parete toracica, può scongiurare la morte del cane.
Si può prevenire la GDV?
Sì, anche se ogni prevenzione non la elude al 100%. La prevenzione più sicura è la “gastropessi preventiva”, cioè la tecnica chirurgica di ancoraggio dello stomaco alla parete toracica, in modo da evitare meccanicamente che la torsione gastrica possa verificarsi. Anche gli accorgimenti del proprietario ne possono mitigare l’evenienza: alimentare il cane con pasti piccoli e frequenti; evitare che il cane cerchi di ingurgitare rapidamente il cibo per non favorire l’ingestione di aria durante il pasto (esistono in commercio ciotole apposite); evitare ogni fonte di stress durante il pasto; non sottoporre a intenso sforzo fisico il cane un’ora prima e due ore dopo il pasto, ma permettere una normale deambulazione che favorisce l’adeguata predisposizione gatrica alla digestione.
Dott.ssa Annalisa Fregnan
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art. n.4
La piometra nel cane
Malattia grave spesso sottovalutata dal proprietario.
CHE COS’E’? Letteralmente piometra significa “Pus-utero”. Tradotto: raccolta di pus all’interno della cavità uterina. E’ una malattia tipica delle femmine non sterilizzate che insorge maggiormente in mezza età o in età vanzata.
LE CAUSE Normalmente la cagna compie due cicli estrali all’anno. L’attività ormonale è regolata dagli estrogeni e dal progesterone. Quando il progesterone prepara l’utero per la gravidanza, causa l’ispessimento della parete dell’utero e un aumento del numero e del volume delle sue ghiandole. Queste costituiscono un ambiente ideale per l’impianto e la crescita degli embrioni, tuttavia dopo anni di calori senza gravidanze, l’aumento del liquido prodotto da queste ghiandole, può risultare un terreno fertile per la crescita di batteri, che entrano probabilmente attraverso la cervice durante la fase estrale.
COME SI MANIFESTA Si manifesta molto spesso circa due mesi dopo la fine di un calore e ha dei segni clinici a volte molto chiari, come perdite maleodoranti dalla vagina, a volte molto vaghi, polidipsia (sensazione continua di sete con eccessiva assunzione di acqua), poliuria (formazione ed emissione di elevate quantità di urina), abbattimento, febbriciattole, malessere generalizzato del cane, tanto che la diagnosi di una piometra a volte è molto complicata. Capita addirittura a volte che tutti gli esami siano negativi, e si identifica con l’ecografia una dilatazione dell’utero.
LA TERAPIA La più corretta è la chirurgia, che prevede l’asportazione di utero e ovaie. E’ un intervento spesso fatto d’urgenza, con il cane debilitato, per cui non scevro da rischi intraoperatori e post operatori, a causa di alterazioni metaboliche ed elettrolitiche intra e post operatorie, ma è l’unico che, se le condizioni del cane non sono particolarmente critiche, è realmente risolutivo.
LA PREVENZIONE
E’ ovvio che il modo migliore per non trovarsi nella necessità di fare una chirurgia d’urgenza con il cane in pericolo di vita, è quello di sterilizzare in età giovanile, quando la cagna è forte, sana e supera l’intervento con una breve degenza.
Dott. Ruina Matteo
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art. n. 5
LA SINDROME VESTIBOLARE
La sindrome vestibolare nel cane è un disturbo neurologico piuttosto frequente ed è un problema che può generare grande preoccupazione a causa della sintomatologia clinica spesso improvvisa e importante. Il sistema vestibolare è la parte del sistema nervoso deputata al controllo dell’equilibrio.
Da un punto di vista anatomico possiamo distinguere il sistema vestibolare in due componenti principali, l’una detta periferica in quanto localizzata nell’orecchio interno e l’altra detta centrale in quanto localizzata a livello intracranico. La questione sta quindi nella domanda: orecchio o cervello? Lo scopo della visita clinica e neurologica è pertanto quello di localizzare il problema a livello di sistema vestibolare periferico o centrale.
COME RICONOSCERE UNA SINDROME VESTIBOLARE
La sintomatologia clinica è sovrapponibile sia che ad essere colpita sia la componente periferica o interna a livello intracranico. I sintomi che possono essere riscontrati sono:
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Testa ruotata: inclinazione della testa da un lato. E’ il sintomo più caratteristico
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Problemi motori: possono essere più o meno gravi e manifestarsi con camminata che tende da un lato (drifting), barcollamento, cadute ripetute, movimenti in circolo (circling), talvolta rotolamento (rolling)
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Nistagmo: movimenti oscillatori degli occhi in senso orizzontale, verticale o circolare
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Strabismo
CAUSE Le cause differiscono in base alla localizzazione del disturbo e possono essere di varia natura. Encefalititi e neoplasie sono tra le cause più gravi.
TRATTAMENTO
Inizialmente deve essere instaurata una terapia di supporto volta all’attenuazione dei sintomi clinici (ad esempio fluidoterapia ed antiemetici). Una volta eseguite le opportune indagini e stabilita la causa alla base della sintomatologia, il trattamento deve essere diretto alla malattia sottostante.
Dott.ssa Fregnan Annalisa
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art. n.6
Il cane ingerisce una sostanza tossica pericolosa
La prima cosa da fare sarebbe, ovviamente, non lasciare mai a portata del cane detersivi, veleni, o altre sostanze tossiche, anche molte piante possono essere pericolose.
Nella percentuale di intossicazioni deve ricevere un posto particolare il veleno per topi.
Tantissime persone distribuiscono le esche per i topi in giardino e il cane le va a scavare, oppure il vento le fa cadere dalla legnaia e il cane ingerisce il sacchettino con la classica polverina rosa o verde. La caratteristica principale di questo veleno è che, per uccidere i topi, deve per prima cosa essere buono da mangiare, e spesso il cane aprezza il sapore del veleno.
Il veleno comincia ad agire nel giro di qualche giorno, impoverendo l’organismo dei fattori della coagulazione del sangue, per cui il topo, ma anche il cane, muore per emorragia interna. Se il veleno uccide il tpo può uccidere una cane.
Cosa fare dunque se capita di vedere il cane ingerire qualcosa di “sbagliato”?
La prima cosa è contattare un Medico Veterinario, o un Centro Antiveleni che sicuramente sa dare il consiglio giusto, ma nel “fai da te” molto spesso (ma non sempre!) è utile far espellere il tossico nel minor tempo possibile, e il sistema più sicuro e immediato è l’utilizzo dell’acqua ossigentata, che ha un forte effetto emetico nel cane, meno nel gatto, e che dovrebbe essere sempre presente in casa in un kit di pronto soccorso del cane.
Anche per chi va a fare la classica “gita fuori porta”, sarebbe cosa positiva averne con se un boccetto con una siringa (senza ago) da 20 ml per far ingerire con più tranquillità la dose giusta. Passati 30-60 minuti dall’ingestione, spesso l’acqua ossigenata ha minor efficacia, perchè una parte di sostanze tossiche possono essere già passate nell’intestino, dove comincia l’assorbimento. In questo caso è obbligatorio l’intervento del Medico Veterinario che deciderà la miglior strategia terapeutica. Prima si interviene più possibilità ci sono di salvare il cane.
Dott. Veterinario Matteo Ruina
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art. n.7
SOVRAPPESO E OBESITA’
UNA PIAGA DEI PAESI INDUSTRIALIZZATI
CHE COINVOLGE ANCHE
GLI ANIMALI DA AFFEZIONE
L’obesità negli animali domestici è una condizione patologica dovuta a un eccessivo deposito di grasso che porta a modificazioni di varie funzioni corporee.
Un soggetto che superi dal 20% al 30% il proprio peso ideale è da considerarsi in sovrappeso; se supera del 30% o più il peso ideale, è da considerarsi obeso.
Da un sondaggio promosso da “Hill’s Pet Nutrition Italia s.r.l.” su un campione di oltre 10 mila animali domestici, di cui 7.353 cani e 2.837 gatti (vedi figura n.1) che sono stati visitati tra aprile e maggio 2015 in 607 strutture veterinarie, è emerso che: il 48% dei cani è sovrappeso (il 10% obeso); che il 29% dei proprietari è consapevole dell’obesità del proprio pet, ma la maggior parte di essi non è in grado di indicare quale sia lo standard ideale di peso corporeo del proprio animale domestico; che il 26% dei proprietari dà avanzi da tavola giornalmente al proprio pet e che il 28% aggiunge degli extra, fuori pasto.
LE CAUSE
Esistono malattie che predispongono il cane all’obesità, aggiungendo malattia alla malattia. Tra queste, le più comuni sono: IPOTIROIDISMO; MALATTIA DI COUSHING; INSULINOMA; DIABETE. Esistono anche cause genetiche (alcune razze sono più predisposte) biologiche (età, sterilizzazione) mediche (alcuni farmaci possono causare polifagia). Tuttavia nella maggioranza dei casi le cause sono la diretta conseguenza di uno scorretto comportamento del proprietario:
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Un regime dietetico non equilibrato: troppo spesso il padrone vede nel cibo una fonte di gratificazione per il cane e un modo per dimostrargli il proprio affetto, quindi tende a iperalimentarlo, dandogli cibo fuori pasto, magari allungandogli dalla tavola bocconi o offrendogli snack e biscotti, ogni volta che il cane ne fa richiesta.
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Una scarsa attività fisica: per bruciare calorie il cane ha bisogno di fare movimento. Purtroppo succede che il padrone, preso da mille impegni, non trovi il tempo necessario per rispondere a questa fondamentale esigenza del suo amico a quattro zampe. Di solito gli animali che vivono in appartamento – e oggi sono la maggioranza – hanno una probabilità maggiore di essere in sovrappeso, ma questa non è una verità assoluta. Spesso i cani che vivono nelle case escono a camminare più volte al giorno rispetto a quelli che hanno un giardino a disposizione.
NON ASPETTARE CHE L’OBESITA’
DIVENTI UN PROBLEMA
Cerca di scorgere i primi segni del sovrappeso
e affrontali con il tuo veterinario di fiducia
RISCHI LEGATI ALL’OBESITA’
Al di là dell’estetica talvolta raccapricciante, l’obesità determina conseguenze in alcuni casi anche gravi a carico di diversi sistemi, soprattutto nella vecchiaia:
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Disfunzioni cardiache e respiratorie
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Diabete, tumori
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Predisposizione a ernie discali, lesioni tendinee, legamentose e articolari
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Dolori articolari, osteoartrite, artrosi precoce
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Difficoltà nella deambulazone
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Costipazione
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Letargia, depressione o stress
UN CANE GRASSO NON È MAI UN CANE FELICE
Come riconoscere se il tuo cane è sovrappeso o obeso?
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Osserva il suo corpo: in un cane normopeso, le ossa del rachide, del bacino e le costole non si vedono, queste ultime si intravedono, ricoperte dalla muscolatura .
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Mettigli le mani su entrambi i lati del torace e tocca le costole. Dovresti riuscire a sentirle e contarle singolarmente. Se non riesci a percepirle con facilità al tatto, significa che il cane è in sovrappeso o addirittura obeso.
IN QUESTO CASO NON ASPETTARE!
E’ NECESSARIO CHE TI RIVOLGA AL TUO VETERINARIO PER UNA DIAGNOSIPRECISA E CONSEGUENTE TERAPIA.
Dottoressa Fregnan Annalisa
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art. n. 8
ALLARME CUORE
LA PAROLA AL VETERINARIO
IMPARIAMO A RICONOSCERE I SINTOMI I SEGNALI E I COMPORTAMENTI
CHE POTREBBERO FARCI PENSARE AD UNA MALATTIA CARDIACA
Il cuore è un muscolo costituito da due parti, destra e sinistra, formate a loro volta da due cavità, superiore e inferiore, chiamate atrio e ventricolo. Tra atri e ventricoli ci sono delle valvole che si aprono e si chiudono per far passare il sangue da una cavità all’altra e consentire di far uscire ed entrare il sangue dal cuore, quando si contrae e si rilascia. Ha il compito di pompare il sangue ricco di ossigeno, di nutrimento, a tutte le cellule dell’organismo, e di pompare sangue deossigenato ai polmoni.
Se questo meccanismo si inceppa in modo più o meno grave, la prima conseguenza è quella di un rallentamento della circolazione sanguigna; il circolo non riesce ad essere efficace nell’apportare ossigeno e nel portare via le scorie dai tessuti periferici.
Quali sono i segnali ?
Quando accade, il rallentamento della circolazione manda dei segnali all’organismo, e se vengono ignorati deve mandarne altri, sempre più forti, sempre più importanti, sempre più invalidanti. Segnali che, se trascurati possono portare a conseguenze letali.
1. DISPNEA. Respirazione faticosa, fiato corto. Molto utile è imparare a misurare la frequenza respiratoria (F/C). Quando il cane sta dormendo, in ambiente fresco e arieggiato, contiamo i suoi atti respiratori in trenta secondi e poi moltiplichiamo per due. Se la F/C non supera i trenta atti al minuto possiamo stare tranquilli, se la F/C è superiore, ci dobbiamo allarmare.
2. TOSSE. Per tosse nel cane si intende un’espirazione a glottide chiusa che permette una forte emissione di aria dalla bocca. A volte può essere sintomo di un problema cardiaco. Una tosse persistente ci deve mettere in allarme.
3. FACILE AFFATICABILITA’. L’improvvisa intolleranza all’esercizio fisico è un segnale importantissimo. Se il cane fatica a salire le scale o si ferma dopo cinque minuti di passeggiata senza oggettivi motivi o se addirittura rifiuta di camminare, potremmo essere di fronte a un problema cardiaco. Una causa potrebbe essere la drastica diminuzione della portata cardiaca e conseguenzte scarsa ossigenazione dei tessuti dei muscoli oppure un’aritmia. In ogni caso ci dobbiamo allarmare.
4. SINCOPE. E’ una perdita momentanea dello stato di coscienza con caduta a terra del cane, causata da una diminuita ossigenazione transitoria cerebrale. Ha una ripresa rapida. La caduta a terra è un sistema di salvaguardia da non ostacolare, che permette il ritorno repentino dell’ossigeno al cervello. Non bisogna cercare di fare rialzare il cane. Un episodio sincopatico ci deve allarmare e richiede un’immediata visita veterinaria.
5. ASCITE. L’ascite è una raccolta di liquido nella cavità addominale la cui causa può essere attribuita anche a una grave patologia cardiaca che interessa il ventricolo e l’atrio destro. L’addome si presenta gonfio e teso. Quando il cane presenta un importante rigonfiamento dell’addome non soffermiamoci a considerarlo superficialmente una causa di una poco appropriata alimentazione, la causa potrebbe essere ben più grave. METTIAMOCI IN ALLARME.
6. CIANOSI. E’ la colorazione bluastra delle mucose e della cute dovuta alla diminuita ossigenzaione. Solleviamo le labbra del nostro cane per imparare a conoscere il colore rosa brillante delle mucose bene ossigenate. Una delle cause della cianosi è un disturbo cardiaco. Mettiamoci in allarme.
7. PERDITA DI PESO. Dovuta a una minore capacità dell’organismo di sfruttare i componenti dietetici. Questo è grave in quanto il cane non perde massa grassa (consumo calorico proveniente dal normale metabolismo) ma massa magra, muscolare, a causa degli scompensi dovuti alla circolazione non perfettamente funzionante. Pertanto ci dobbiamo allarmare. Una malattia cardiaca può costituirne la causa.
L’ALLARME CUORE RICHIEDE UNA VISITA VETERINARIA REPENTINA
Sarà il medico veterinario a stabilire quale esame sarà opportuno fare al cane affinche’ si possa garantire una diagnosi approfondita e precisa e intraprendere di conseguenza la terapia adeguata.
Dott.ssa Fregnan Annalisa